Antitesi - Nuovo Punti di Vista

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Antitesi

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Dal 26/10/ 2013  al 10/11/2013
Museo Casa Frabboni

Mostre fotografiche del Circolo Punti di Vista:

Mostra collettiva: "ANTITESI"

Mostra personale di Lucia Sciuto :"Scatti di/versi"



ANTITESI


“Rapporto di opposizione tra due concetti” recitano i dizionari per definire “antitesi”, definizione tanto semplice nella sua esposizione quanto complessa nella traduzione in immagini che ne rispettino lo spirito e la semantica lessicale.

Al pari del linguaggio verbale, anche quello fotografico possiede una sua grammatica che occorre scoprire per decodificare correttamente l’immagine fotografica.

Molte sono le analogie e le differenze fra linguaggio verbale e fotografico, ma risulta particolarmente intrigante la  possibilità di esprimersi con figure retoriche in entrambe gli ambiti.

Fra le molte figure retoriche catalogate nella linguistica vi è l’antitesi; questa, a ben vedere, consiste in un tipo di allargamento del discorso che,  contrapponendo due pensieri, serve normalmente ad esaltare entrambe o quello che si reputa più importante.

La fotografia è, come ogni altra manifestazione dell’espressione umana, una disciplina che vive, si alimenta e trae linfa vitale dal quotidiano in ogni suo risvolto, anche quello più recondito.

Il fotografo talora viene attratto da qualcosa nell’ambiente circostante che non  sa esprimere compiutamente,  percepisce solo che ciò che “vede” in quel momento vale uno scatto  perché gli parla, si esprime in un linguaggio che non sa focalizzare, molto spesso quel qualcosa è proprio una contrapposizione visiva o concettuale: un’antitesi.

La lettura delle fotografie di questa mostra, in taluni casi, potrà non essere immediata, richiedere quindi al visitatore uno sforzo per scoprire il linguaggio di queste immagini e comprendere il messaggio che i fotografi hanno voluto comunicare  catturando con la fotocamera un aspetto delle cose più profondo di quello meramente estetizzante.    


SCATTI DI/VERSI
di Lucia Sciuto



Fotopoesie: immagini e parole, insieme, le une completate dalle altre e viceversa. Non mi è facile descrivere il mio lavoro fotografico. Fin da quando ho iniziato a “rubare” scatti con la Leica (1955) di mio padre, un aspetto della fotografia mi ha sempre affascinato: la stessa immagine è allo stesso tempo sempre uguale e ogni volta diversa, dipende dallo sguardo, dal momento…. perché vive anche di ricordi, sensazioni e stati d’animo di chi la guarda e di chi ha cercato di fermarla, con uno scatto della fotocamera, per un impulso che è spontaneo ma anche ‘pensato’. Da dove viene questo pensiero ? Occorrono parole per dirlo. Ma non sono parole disciplinate, messe in fila in modo preordinato. Sono parole che premono: è la
poesia racchiusa dentro ognuno di noi. Durante la scelta di alcune inquadrature (natura, strada, persone) qualche particolare, segno o colore, luce od ombra, fa scattare nella mente parole che suscitano a loro volta la necessità di una immagine finale, diversa dalla pura oggettività e le parole scaturiscono in scrittura quasi automatica e si fondono, senza distinzione, con essa. Da qui prende vita la fotopoesia.  
Fotopoesie per chi? Pensavo, inizialmente, per me, un po’ come esporre davanti a uno specchio le mie sensazioni. Poi ho iniziato a desiderare un riscontro ma non pensavo di farle  diventare oggetto di un confronto allargato. Devo ringraziare gli amici del Circolo che mi hanno persuaso a fare questo passo, LA MOSTRA, all'interno di un'iniziativa collettiva, fornendomi incoraggiamento e supporto.
E se immagini e parole si integrano a vicenda, si allargano le possibilità di scambio. E’ così che Vanna Valentini, poetessa bolognese, ha accettato di  prestare i suoi versi ad alcune delle mie foto mentre io ho cercato di trovare le parole che sgorgano da uno scatto molto bello ed anche intimo dell’amica Silvia Arstani.
Oggi dico “ grazie” a tutti gli amici, familiari e colleghi che con pazienza si sono sottoposti alla tortura della selezione, delle correzioni tecniche, del montaggio e dell’allestimento. Unico rimpianto è che il compagno della mia vita non possa essere qui, oggi, insieme a tutti noi.
Sarà prezioso il parere che Voi, visitatori della Mostra, vorrete esprimere nel libro degli ospiti: ogni critica, ogni confronto, anche aspri spingono al miglioramento. Ed io so quanto ciò mi sia necessario.
Grazie. Buona visione e lettura.
                                        Lucia Sciuto

* Una piccola nota tecnica: per i miei versi ho utilizzato un font speciale-BIANCOENERO- studiato da un gruppo di ricerca per facilitare la lettura da parte di chiunque abbia qualche limite di acuità visiva o interpretazione del grafema.


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